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Qual è la differenza tra ferro e acciaio?

Sappiamo che acciaio e ferro , essendo molto simili tra loro, nel quotidiano spesso sono confusi.
C'è una differenza sostanziale però: il ferro esiste in Natura. E' un elemento naturale, che ritroviamo infatti anche nella tavola periodica degli elementi di Meendelev.
Tecnicamente, il ferro è un materiale molto resistente e dunque versatile, oltre ad essere anche economico (motivo per cui viene spesso scelto per le produzioni industriali).
Viceversa, possiamo brevemente presentare l'acciaio come un metallo che tuttavia non esiste in Natura come elemento a sè stante. Infatti, è una lega, ovvero un materiale ottenuto dall'unione (chimica) di due elementi diversi: ferro e carbonio.

  • ACCIAIO

L'acciaio è costituito in parte da carbonio, che gli conferisce una maggiore durezza: è più difficile infatti rompere un oggetto di acciaio, rispetto ad uno di ferro!
L'acciaio è costituito da circa il 2.6% di carbonio.
Inoltre, come già detto sopra, è una lega. Come tale può essere composta anche da ulteriori elementi: cromo, ad esempio, che gli conferisce una maggiore lucentezza. Conosciamo e abbiamo sicuramente sentito nominare vari tipi di acciaio (acciaio al carbonio, acciaio inossidabile, acciaio inox, etc.. ne esistono più di 3000 tipi!).

Spesso l'acciaio è utilizzato industrialmente per la costruzione di trasporti quali navi, treni, elementi di automobili e apparecchi elettrici. Esso ha la proprietà di resistenza alla trazione, che lo rende invincibile rispetto ad altri elementi per la costruzioni di tali apparecchi. Questo accade per la sua leggerezza, che lo rende più capace di sopportare lo stress da trazione. Forza e calore estremi inoltre possono essere ben tollerati dall'acciaio, quindi molto più comodo per la costruzione di edifici.

  • FERRO

Il ferro è un elemento della tavola periodica, con numero atomico pari a 26. E' uno degli elementi più diffusi sulla Terra, anche internamente, visto che il nucleo della Terra è costituito quasi esclusivamente da questo elemento! Si trova nelle rocce sotto la superficie terrestre.

Il colore del ferro è grigio-argenteo, molto fragile ma con grandi proprietà di tipo magnetico. Venne infatti utilizzato moltissimo nel XIX secolo per gli studi sull'elettromagnetismo. Ha una elevata conducibilità termica ed elettrica, ma al contempo è facile farlo reagire con acqua od ossigeno per produrre la ruggine. Il processo che porta alla formazione di ruggine è detto ossidazione, ed è più frequente nel ferro che nell'acciaio, il quale spesso è ricoperto di vernici apposite che ne limitano la corrosione.
Molti tipi di ferro che vengono usati al giorno d'oggi non sono "puri", bensì delle leghe formate da altri elementi che gli conferiscono determinate proprietà. Tra i tipi di ferro più comuni ci sono la ghisa ed il ferro battuto, quest'ultimo ottenuto mescolando ferro liquido ed alcuni scarti: è meno soggetto alla ruggine, più facile da modellare perchè più duttile della ghisa.
Tuttavia, possiamo dare un pro all'utilizzo del ferro, che è la sua reperibilità rispetto all'acciaio.

 

Sia ferro che acciaio sono due materiali comunque sostenibili, anche altamente riciclabili (è il caso dell'acciaio, che non perde durante il processo le sue proprietà).

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